Perchè iscriversi all’Università Popolare Magna Carta?
E’ necessaria una premessa storica.
Le Università Popolari sono sempre state in prima linea nella formazione permanente anche in epoche storiche non sospette come quelle attuali. In Italia le prime Università Popolari furono organizzate negli ultimi decenni del secolo scorso. L’Italia si presentava come una nazione nuova, la cui istruzione spaventosamente arretrata, si accompagnava ad un profondo disagio economico. Si attesta dai dati storici che solo il 10% degli Italiani a cavallo dei due secoli possedesse la capacità di leggere e scrivere e solo il 4% possedeva un’istruzione superiore.
Attraverso una profonda opera intellettuale grandi nomi della cultura italiana iniziarono a divulgare la necessità dell’istruzione per migliorare la qualità di vita e spingere la nazione a raggiungere i livelli scolastici degli altri stati europei. L’eccessivo e inarrivabile costo dell’istruzione spinse gli intellettuali alla creazione delle Università Popolari che grazie all’impegno di illustri collaboratori riuscirono in questa storica impresa, spesso ostacolata e considerata anticonformista dalla mentalità dominante dell’epoca che riteneva appunto la cultura un bene di pochi. E’ necessario ricordare i nomi che vi parteciparono come Giovanni Bovio, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Ludovico Mortara, Roberto Ardigò, Gioacchino Volpe, Luigi Einaudi, Gaetano Salvemini, Francesco Pullè e molti altri.
Dall’ultimo dopoguerra, grazie al boom economico e il processo di rinnovamento culturale con l’instaurarsi del terzo settore (i servizi), abbiamo una seconda fioritura di questi Istituti di cultura. Nel 1982 il professor O. Ferulano fondava la Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (C.N.U.P.I.). Poco meno di dieci anni dopo, nel 1991, il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con un apposito decreto legge pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 203 del 30.8.91, riconosceva alla C.N.U.P.I. la personalità giuridica, premiando così la validità, la serietà, ma anche l’attualità e le potenzialità future di un percorso di didattica e di formazione oramai già consacrato da una storia più che secolare.
Il Comitato Scientifico della C.N.U.P.I., formato da Docenti Universitari, orienta ed agevola programmi specialistici promossi dalle varie università confederate. La C.N.U.P.I. è anche membro della Associazione Italiana per l’Educazione degli Adulti.
Gli obiettivi delle Università Popolari Italiane sono mossi, quindi da una storia consolidata e da un immutato senso pragmatico ovvero:
- Offrire ai cittadini di tutte le età, condizione sociale, livello di istruzione, sesso, orientamento religioso e politico un servizio di crescita culturale svolgendo corsi relativi ai più diversi argomenti.
- L’approccio all’insegnamento di nuove professione ha lo scopo di rendere autonomi i corsisti che, una volta acquisite le competenze necessarie, potranno inaugurare una nuova attività in proprio
- Curare l’aggiornamento di chi esercita un’attività.
- Agevolare la formazione e la preparazione specialistica di chi intende inserirsi e qualificarsi (e riqualificarsi) nel mondo del lavoro.
In tale direzione è bene ricordare che l’Università Popolare è non ha alcuna appartenenza politica o dogmatica e non si appoggia a nessun organo partitico o sindacale in modo da garantire la piena libertà ideologica dei suoi iscritti, ma anche dei suoi collaboratori e docenti. Non viene fatta alcuna distinzione di condizione sociale tramite prezzi modici e accessibili dei corsi ed inoltre non vengono considerati i livelli di istruzione pregressa in modo da garantire a chiunque intenda seguire le lezioni una piena partecipazione. E’ importante e necessario fare questa distinzione in quanto molte altre associazioni utilizzano il nome di Università Popolari senza alcuna appartenenza alla Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane e non sono riconosciute in alcun modo dalla C.N.U.P.I e non rispettano in alcun modo lo statuto e i valori storici su cui si fondano le altre Università popolari regolarmente riconosciute.